Benessere

Amare e accettare se stessi


 Quando comincerete ad amarvi e ad apprezzarvi di più per l'unicità della vostra bellezza, del vostro talento e della vostra forza, rimarrete sorpresi costatando quanto sia diverso il modo in cui la gente si rapporta a voi.

Cominceranno a scoprire delle cose che apprezzavano in voi e che prima non avevano mai notato, e questo perché voi proiettate una diversa auto - immagine, che dice "Si sono effettivamente una persona meravigliosa, una miniera di qualità uniche e preziose come l'amore, la simpatia, la compassione e la forza. Ho stima di me, mi considero un essere umano completo".
Voi non siete il vostro corpo, il vostro corpo è semplicemente una parte di voi. Molte persone sono giunte a considerare il loro corpo come qualcosa di ornamentale, invece che lo strumento che permette loro di agire, di sentire e di vivere.
Questi uomini e donne credono che il loro valore personale dipenda dal fatto di essere fisicamente attraenti, e se il loro corpo non corrisponde ai canoni estetici della nostra cultura, che in ogni caso sono arbitrari e in costante evoluzione, hanno l'impressione di perdere valore come individui.
Osservate la gente per strada e notate quanti rispecchiano quella che essenzialmente è la moda culturale che ci vorrebbe sottili come giunchi o palestrati, vita stretta e spalle larghe. Il fatto che in un mondo geneticamente variegato tutti desideriamo assomigliare ai- alle top model costituisce davvero il trionfo del marketing e della pubblicità.
Susan Kano, afferma: "E solo attraverso un condizionamento ampio e continuo che un umano intelligente comincia a vedersi come un oggetto ornamentale, la cui priorità assoluta è il raggiungimento di un corpo snello, invece che come un essere umano completo che ha una miriadi di altri interessi e un potenziale illimitato".
Queste parole di grande efficacia servono a ricordarci quanta attenzione e energia abbiano convogliato sull'idea del corpo perfetto invece che sul conseguimento di un esistenza equilibrata.
Ognuno di noi può rimediare a questo stato di cose smettendo di usare il peso e la forma del corpo come misura del valore personale, sia per quanto riguarda noi stessi che gli altri.
La bellezza non è solo ciò che la società definisci tale, ed esistono vari modi per imparare ad apprezzare se stessi in quanto individui: escogitatele voi stessi, apprezzatevi per quello che siete, basandovi sulle vostre risorse e i vostri punti di forza.
Il fatto di sentirvi bene con voi stessi è qualcosa che deve assolutamente venire dall'interno: infatti, per quanto riusciate ad essere perfetti, se la vostra autostima si basa solo sul vostro aspetto esteriore, il semplice fatto di invecchiare vi distruggerà.
Molte persone hanno l'impressione che accettarsi così come sono adesso significhi in un certo senso arrendersi o rassegnarsi a rimanere grasse per sempre. "Se mi accetto così come sono -dicono- cosa mi spingerà a cambiare? Sarò solo più compiacente".
Quasi tutti vogliono evitare di sentirsi così perché già in passato si sono arresi, ritrovandosi poi a fare i conti con un senso di inadeguatezza e disperazione.
L'esperienza di accettazione di sé di queste persone è partita da circostanze negative, caratterizzate da un atteggiamento rinunciatario che le ha indotte ad accettare le cose come stavano, senza speranza di cambiare né gli strumenti per farlo. In genere, a causa degli insuccessi passati, provano anche sentimenti di odio verso di se stesse, e lì finiscono i loro tentativi di migliorare.
Quando ci si arrende, si pensa in modo rassegnato "la situazione è questa e non cambierà mai". Pensare in questo modo significa davvero rassegnarsi al ruolo di vittima. La rassegnazione è una forma di disperazione dovuta alla certezza che il futuro sarà uguale al passato.
E se invece riusciste a pensare diversamente, a credere che andate bene così come siete, anche se forse non è questo il corpo che desiderate avere? In tal caso qualsiasi cambiamento diventa qualcosa che voi avete deciso di fare, un avventura e una sfida che nascono da desideri relativi a voi stessi, ai vostri valori e a ciò che più vi sta a cuore.
Pensare che andate bene così come siete e desiderare cambiare le cose, già di per sé costituisce un nuovo contesto rispetto al modo in cui vi rapportate a voi stessi. Potreste pensare che l'autoaccettazione sta semplicemente nel riconoscere la realtà dell'attuale situazione, senza esprimere giudizi.
Ovvero avete il corpo che avete, e certe cose hanno contribuito a determinare questo stato di cose; non è né giusto né sbagliato, si dà solo il caso che sia così. E questo non significa che debba restare così per sempre. Se riuscirete a liberarvi del senso di vergogna e di delusione rispetto a voi stessi, vedrete che il solo fatto di accettare quella realtà vi permetterà di cominciare a cambiare partendo da una diversa prospettiva; vi considererete in fase di trasformazione, e quest'idea impedirà che vi sentiate bloccati dalle vostre debolezze.
Esteriormente potreste non vedere ancora i risultati di un calo ponderale, ma il cambiamento in corso parte dall'interno e il primo passo consiste nell'avere pensieri positivi riguardo a sé. Se la negatività fosse una buona fonte di motivazione, le persone più pessimiste sarebbero anche quelle di maggior successo, cosa che invece non accade.
Cominciate ad affrontare ogni sfida con un nuovo atteggiamento positivo, aspettandovi che le cose si risolvano per il meglio, e vedrete che questo vi aiuterà a modificare il vostro rapporto con il corpo. Siate consapevoli del fatto che il vostro corpo vi rende un servizio e cominciate a volervi bene per questo. Riuscirete così ad avere più fiducia nella vostra capacità di raggiungere la forma fisica ideale.
Non aspettatevi di conquistare in un battibaleno un assoluta capacità di amore e accettazione di sé, perché i messaggi negativi che per tanto tempo vi siete trasmessi sono potenti e hanno avuto modo di sedimentarsi in voi. Cercate solo di ricordarvi che le abitudini si possono modificare con l'esercizio della consapevolezza delle proprie azioni; abituatevi gradualmente a entrare in una dimensione di maggiore accettazione.




Il miele


Il miele merita di entrare tutti i giorni nelle nostre tavole.  Alimento energetico composto da zuccheri semplici (fruttosio-glucosio) facilmente digeribile, contiene: enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antibiotico-simili e sostanze che favoriscono i processi di accrescimento.
I settori dell'organismo in cui il miele esercita i suoi benefici:
Prime vie respiratorie: azione decongestionante, calmante della tosse
Muscoli: aumento della potenza fisica e della resistenza
Cuore: azione cardiotropa
Fegato: azione protettiva e disintossicante
Apparato digerente: azione protettiva, stimolante, regolatrice
Reni: azione diuretica
Sangue: azione antianemica
Ossa: fissazione del calcio e del magnesio
Si consiglia un consumo costante di 30 g/die.


Benefici nutrizionali - migliora le performance fisiche, soprattutto negli sforzi ripetuti e prolungati. Favorisce l’efficienza mentale. Ottimo nelle persone stanche, esaurite, inappetenti, malate, nelle convalescenze e nel caso di problemi di digestione e assimilazione.   E’ in grado di facilitare la crescita nei neonati non allattati al seno, la fissazione del calcio a livello osseo e di curare l’anemia.
Apparato digerente - promuove l’assimilazione del cibo ed è efficace nel caso di gastroenteriti, costipazione, ulcere duodenali e patologie del fegato, come hanno dimostrato diversi studi.  Sono riportati benefici anche nelle gengiviti e periodontiti.
Apparato respiratorio - è un noto rimedio per le malattie da raffreddamento, che si accompagnano a mal di gola, irritazione delle vie aeree, tosse e infezioni. Oltre alle proprietà antinfettive, il miele deve la sua efficacia all’azione lenitiva e rilassante del fruttosio.
Apparato cutaneo – il miele è da tempo immemorabile usato per le malattie della pelle. Trova impiego nelle ferite, nelle ulcere, nelle irritazioni, nelle infiammazioni e nelle ustioni.  Ha una spiccata azione antisettica, rigenera i tessuti e facilita un’ottimale cicatrizzazione. Se applicato immediatamente, riduce la formazione delle bolle in seguito ad ustioni e favorisce la formazione di nuovo tessuto. Varie misture a base di miele, erbe, olio d’oliva e altre componenti naturali, sono state sperimentate con notevoli successi sia in campo umano sia veterinario. Le proprietà cicatrizzanti e antisettiche del miele nel caso di ferite, da traumi e da chirurgia, sono state per la prima volta prese in considerazione dalla scienza negli anni ’40, ma poi l’avvento degli antibiotici ha spostato l’attenzione verso questi nuovi e più redditizi farmaci. L’azione antisettica sarebbe attribuita alla presenza di acido gluconico, agli zuccheri e al perossido di idrogeno (acqua ossigenata), che si forma in seguito alla trasformazione del glucosio in acido gluconico. Gli studi condotti finora dimostrano che le ferite diventano sterili tra i 3 e i 10 giorni, i tessuti gangrenosi e necrotici sono velocemente rimpiazzati con tessuto di granulazione, le ferite chirurgiche guariscono velocemente e durante gli interventi di laparoscopia tumorale vengono impedite le adesione e disseminazioni di cellule cancerose. Il miele applicato localmente ha anche ridotto l’incidenza delle amputazioni nel caso di malati di diabete. E’ stato anche riportato in letteratura che l’applicazione topica del miele riduce il dolore. In molti ospedali da campo nei Paesi del Terzo Mondo, dove antibiotici e altre medicine scarseggiano, il miele è stato usato con successo per tantissimo tempo.
Apparato visivo – il miele ha una lunga tradizione per la cura delle affezioni oculari. Applicato direttamente sull’occhio, è indicato in caso di cateratta, congiuntiviti, affezioni della cornea.
Altri benefici -  è ritenuto in grado di normalizzare la funzione renale, ridurre la febbre,  migliorare l’insonnia, facilitare lo svezzamento da alcol e proteggere il fegato.

 

Kiwi proprietà


Il kiwi è un frutto dalle molteplici proprietà, dalla polpa verde e dal sapore acidulo. E’ un frutto che contiene molteplici vitamine e anti ossidanti e per questo è consigliato sia nelle diete che nell’alimentazione quotidiana. La sua composizione fa si che si possano prevenire alcune malattie dell’apparato respiratorio e ha anche ottimi effetti su intestino e stanchezza generale. Andiamo a scoprirne i segreti.
Il Kiwi: frutto e fioritura

Il Kiwi, è un frutto derivante dalla pianta di origine cinese Actinidia chinensis, una pianta dioica, ovvero una pianta i cui fiori non sono ermafroditi ma si trovano su piante diverse. I fiori, di colore biancastro, si aprono a fine primavera, inizio estate (quindi tra fine maggio e giugno) e i frutti si raccolgono all’inizio dell’inverno, tra ottobre e novembre. Prima di raccogliere i frutti, o anche di sceglierli al momento dell’acquisto, è bene accertarsi a che grado di maturazione siano: kiwi non maturi infatti possono risultare poco dolci. Se si acquistano kiwi poco maturi si può ovviare al problema ponendoli insieme a della frutta, come le mele, che rilascia un gas, l’etilene, che accelera il processo di maturazione del kiwi. Pur essendo la pianta di origine cinese, i kiwi sono di origini neozelandesi, e sul mercato la varietà che si trova più frequentemente è quella classica a polpa verde. Tuttavia è da poco arrivata sui nostri mercati una varietà di kiwi chiamata “Golden Kiwi” e caratterizzata dall’avere una polpa gialla e dal sapore molto più dolce e meno aspro rispetto ai kiwi tradizionali.


Proprietà, calorie e valori nutrizionali, l' utilizzo del kiwi nelle diete.


Dal punto di vista dei valori nutrizionali il kiwi ha tra le 40 e le 60 kilocalorie per 100 g di prodotto. E’ un frutto ricco di acqua, zuccheri come il fruttosio, e vitamine, tra cui la vitamina C presente in notevole quantità, circa 90 mg per 100 g di frutto, una quantità pari se non superiore a quella degli agrumi. Questa quantità di vitamina C fa si che assumendo un kiwi al giorno il nostro fabbisogno giornaliero di vitamina C sia completamente coperto. Il kiwi inoltre è ricco anche di potassio, calcio, fosforo e di antiossidanti come la vitamina E, un forte antiossidante naturale, e la stessa vitamina C.
Nel kiwi troviamo anche molte fibre, sia solubili che insolubili che aiutano la regolarizzazione intestinale. Grazie alla sue composizione ricca di zuccheri vitamine e minerali, e al suo basso contenuto calorico, il kiwi è un ottimo alimento per la colazione ed è uno dei frutti prediletti da inserire nelle diete.








 Il nuoto dà molti benefici fisici, nuotare fa bene e si può cominciare a qualsiasi età. Il nuoto aiuta a consumare le calorie in eccesso e quindi aiuta a dimagrire. Il nuoto è tra gli sport che dà benefici maggiori (fatto ovviamente con le tecniche ed i metodi consigliati). Il Nuoto stimola particolarmente i sistemi neuro-muscolare e cardio-circolatorio. Migliora la coordinazione motoria e respiratoria. Anche l'aspetto psico-sociale del soggetto praticante ne trae beneficio in quanto si ha un incremento delle capacità  di apprendimento, di comprensione e di concentrazione che incrementa le proprie potenzialità  nel contesto relazionale. Nelle donne il nuoto permette di ottenere una silhouette armoniosa e ben proporzionata favorndo il dimagrimento e il rassodamento musculare, contro la cellulite il nuoto e' lo sport ottimale per eccelenza perche' coinvolge tutti i muscoli, aiuta la circolazione ed evita sovraccarichi allo scheletro.



 

Consigli per vivere in forma

 



Ormai il culto assoluto del corpo sta lasciando spazio alla gioia di vivere in forma e in pace con sé stesse. E dato che non solo la salute ma anche il morale dipendono da quello che si mangia, è indispensabile conoscere le chiavi di un'alimentazione equilibrata, per vivere a lungo, belle e in forma.

Puoi paragonare il tuo corpo a una fabbrica che, per funzionare, deve ricevere ogni giorno una quantità sufficiente di energia. Quest'ultima è fornita dall'alimentazione. Durante la digestione le proteine, i glucidi e i lipidi assorbiti sono usati per la "manutenzione" del corpo e per dargli energia. Se la tua alimentazione è squilibrata o insufficiente, il tuo organismo avrà delle carenze e ne subirai le conseguenze. Per esempio privarsi di proteine potrebbe portare a una diminuzione della massa muscolare e un indebolimento degli organi vitali, dato che si tratta di componenti di base dell'organismo che non possono essere immagazzinate. La carenza di calcio determina invece dei ritardi nella crescita e una fragilità ossea che può anche portare all'osteoporosi.

Contrariamente alle proteine, i lipidi e i glucidi possono essere immagazzinati se sono consumati in eccesso. Attenzione ai pasti troppo abbondanti: tutto quello che si mangia produce energia, quindi proteine, lipidi e glucidi. Ricordiamo che l’unità di misura usata per calcolare tale quantità di energia è la caloria o meglio la kilocaloria.

Vitamine e fibre
Vitamine, sali minerali e oligoelementi
Presenti negli alimenti, sono indispensabili per il buon funzionamento dell'organismo. In alcuni casi è necessario ricorrere ai complementi alimentari, ma l'ideale è sempre ricorrere ad un parere medico. Gli antiossidanti, che si potrebbero definire delle sostanze anti-invecchiamento, vanno tra l'altro molto di moda.
Hanno un potere antiossidante la vitamina A e i carotenoidi presenti nella verdura e nella frutta a polpa rossa o arancione, la vitamina C (presente negli agrumi, nel cavolo, nei kiwi), la vitamina E (nella maggior parte degli oli vegetali); lo zinco (pesce, fegato, agnello, carne rossa, cereali, legumi), il selenio (aglio, cereali integrali, germe di grano, lievito di birra, carne, frattaglie, uova cipolla, cavolo ), gli omega-3 (pesce grasso e certi oli vegetali).

Fibre, le nostre alleate
Considerate per molto tempo inutili, hanno invece numerose proprietà: calmano la fame, regolano il transito intestinale, riducono il tasso di colesterolo e diminuiscono l'insorgere del diabete e del cancro al colon. Aiutano anche a rimanere in linea: non solo hanno un effetto anti-fame, ma una parte dei grassi e degli zuccheri assorbiti insieme alle fibre sono eliminati direttamente, senza essere assimilati dall'organismo. Si trovano in frutta, verdura, cereali e legumi.
Attenzione a non esagerare: troppe fibre danno la sensazione di gonfiore e impediscono l'assorbimento di alcuni sali minerali come calcio, magnesio, fosforo, ferro, zinco. 

Cominciare a correre

 

Una delle regole d’oro per non scoraggiarsi è porsi obiettivi realistici e stabilire un programma di allenamento alla corsa, senza strafare e pretendere di ottenere subito chissà quali risultati. «L’approccio deve essere lento e graduale» spiega Riccardo Ninzoli, preparatore atletico, osteopata e fisiochinesiterapista. «La cosa migliore è cominciare … camminando, o meglio alternando corsa e camminata. All’inizio vanno bene due volte alla settimana, anche se l’optimum sarebbe tre». Per esempio, si può camminare per 3 minuti e poi correre per un minuto, per un totale di15-20 minuti, per una settimana. Quella successiva si possono aumentare i tempi di corsa a 2 minuti, mantenendo invariati quelli di camminata, e quella successiva ancora ridurre a 2 minuti i tempi di camminata mantenendo costanti quelli di corsa, per poi aumentare ancora la durata della corsa a discapito della camminata. L’obiettivo è di ridurre via via il tempo di recupero, rappresentato dalla camminata, fino a eliminarlo del tutto. «Quando si riesce a correre senza fatica eccessiva per 5 minuti si può pensare di togliere anche il minuto di camminata residuo» afferma l’esperto.«Solo quando si è arrivati a correre ininterrottamente per 20-30 minuti si può iniziare a ragionare anche sulle distanze e quindi, a parità di tempo di corsa, cercare di fare più strada, aumentando la velocità».


Il ritmo lo dà il cuore.

Ma, al di là di tempi e distanze, qual è il ritmo giusto da tenere?«Te lo dice il cuore» risponde Ninzoli; «in particolare bisogna regolarsi in base al battito cardiaco”. Per questo, l’i deale è dotarsi di un cardiofrequenzimetro.«Per una corsa lenta la frequenza cardiaca non dovrebbe superare il 50-60% della frequenza massima, mentre per quella a velocità moderata, da tenere quando l’obiettivo è quello di perdere peso, si consiglia un valore non superiore al 60-70% della frequenza massima, che varia a seconda dell’età».

 



L'ayurveda  è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dall'antichità, diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. Ayurveda è una parola composta da ayur, durata della vita o longevità e veda conoscenza rivelata.
L'ayurveda si occupa da tutti i punti di vista del benessere dell'uomo, nel suo aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare i malati a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie.

I dosha nella medicina ayurvedica :
Vata, Pitta, Kapha
Parte
 
Secondo l’ ayurveda ogni essere umano è nato dalla composizione di 5 elementi in diversa misura. Essi sono terra, acqua, fuoco, aria e spazio. Questi elementi, si manifestano nel corpo umano come tre principi base chiamati in sanscrito “tridosha” dove la parola “dosha” significa che mantiene e controlla il corpo. Di seguito sono elencati i tre dosha,  gli elementi di cui sono composti e la loro principale funzione :
Vata (aria + spazio)  -    
controlla il movimento
Pitta (acqua + fuoco)  - 
controlla il metabolismo
Kapha (terra + acqua)  -
controlla la struttura
 Le terapie usate per guarire sono delle tecniche volte proprio a riequilibrare i Dosha, oltre alle diverse sostanze da assumere si devono affiancare degli esercizi fisici. Questi variano a seconda dello stato di salute del paziente e sono di solito esercizi di yoga e tecniche di respirazione profonda.


L'ayurveda e la gravidanza


La medicina ayurvedica può aiutare le future mamme grazie ad alcune delle sue pratiche come il massaggio ayurvedico. Si tratta di un massaggio fatto con oli essenziali che aiuta la mamma a rilassarsi ed a trovare un equilibrio tra mente e corpo, di cui ne risentirà positivamente anche il bimbo.


In generale la medicina ayurvedica è considerata una pratica che aiuta a vivere meglio e in salute più a lungo. I principi medicinali che vengono usati sono minerali, metalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, ridotti in forma di polveri, infusi o pastiglie. 


 




D’estate si è tentati ad abbandonare il movimento spinti da un forte caldo oppressivo e dal richiamo del relax e del divertimento. La prima regola è curare l’alimentazione, lasciare spazio ai cibi semplici, frutta verdura, succhi e pesce. Prima di tuffarsi in acqua è meglio attendere circa 3 ore da quando si è finito il pasto. Reintegrare i liquidi persi a causa dell’eccessiva sudorazione accertandosi che non sia gelata ma fresca.
Se si desidera bruciare un po’ di calorie è bene sapere che dormendo un’ora si consumano 70 calorie ma serve bruciare di più se si vuole ottenere un risultato incisivo sulla propria forma fisica.
Una passeggiata sulla battigia di un’ora ci farà bruciare circa 180 calorie ma se si esegue un po’ di bicicletta in acqua allora si consumerà ancora di più. Un programma di 5 passeggiate a settimana di circa 30 minuti sarà perfetto per migliorare il tono muscolare e non perdere l’allenamento.
Una corsetta al calar del sole consente di bruciare dalle 580 calorie alle 700 calorie in un’ora.
Se si è al mare una bella nuotata aiuta ancora di più a mantenersi toniche e a perdere qualche chiletto. Un’ora di nuoto fa perdere dalle 350 calorie alle 420 calorie.
Anche i giochi in spiaggia consentono di mantenersi in forma divertendosi:
- un’ora di racchettoni fa perdere dalle 400 alle 600 calorie;
- un’ora di ping-pong dalle 150 alle 250 calorie;
- un’ora di beach volley 300 calorie;
- un’ora di immersione sub dalle 250 alle 500 calorie;
- un’ora di vela dalle 100 alle 250 calorie;
- un’ora di sci acquatico dalle 250 alle 350 calorie;
- un’ora di ballo circa 350 calorie.
Un ottimo esercizio anti cellulite è la corsa in acqua medio-alta, che combatte il gonfiore alle gambe, fa lavorare le anche e favorisce il drenaggio dei liquidi.
Un altro esercizio simile è la corsa sprint, che si pratica invece nell’acqua bassa, correndo velocemente nel senso opposto alla corrente del mare.
Il movimento è importante ma altrettanto importante è non esagerare con l’attività fisica in spiaggia, si bruciano molte calorie, occorre idratarsi bene e mangiare sano e leggero, evitando di esporsi troppo ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata.